L'impresa Ordine Pietro S.r.l. è una delle poche aziende in Italia nel settore edilizio ad essere in possesso del modello organizzativo in base alla sottoindicata legge 231/01
Sintesi D.Lvo 231/01
Il D.Lvo n.23 1/01 (che prevede la responsabilità amministrativa delle imprese derivante dalla commissione di specifici reati), ha subito per effetto della Legge n.123/07 ("Misure in tema di tutela della salute e della sicurezza sul lavoro e delega al Governo per il riassetto e la riforma della normativa in materia ") entrata in vigore il 25.08. '07 una significativa estensione, attuata con l'introduzione del (nuovo) art.25-septies che consente di punire, ove si verifichino infortuni sul lavoro e/o malattie professionali (per intenderci basta una prognosi di guarigione superiore ai 40 gg.) non solo le persone fisiche responsabili in azienda dell'attuazione delle norme antinfortunistiche, ma l'impresa stessa, sia attraverso sanzioni pecuniarie, sia -soprattutto- mediante pesanti sanzioni interdittive (quali es., l'interdizione temporanea dall'esercizio dell'attivita', la sospensione/revoca delle autorizzazioni, licenze o concessioni, etc.).
A tale innovazione legislativa si è da poco aggiunta l'approvazione del Testo Unico in materia di Sicurezza sul Lavoro, in corso di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale e già approvato dal Consiglio dei Ministri in data 1/4/2008, che regolamenta tutti gli aspetti relativi all'infortunistica.
Per quanto concerne, in particolare, l'attività imprenditoriale svolta dalla Vostra Società, il titolo IV del predetto Testo Unico individua nello specifico le "Misure per la salute e sicurezza nei cantieri temporanei e mobili".
Nel dettaglio, agli artt. 90 e segg. sono stati indicati i doveri del committente, con particolare attenzione ai requisiti degli eventuali appaltatori scelti che dovranno inevitabilmente garantire elevati standard di rispetto della normativa antiinfortunistica, oltre che di quella fiscale e occupazionale.
Il Legislatore ha ritenuto quindi - nell'ottica di prevenire quanto più possibile il rischio di infortuni in un ambito come quello edile già di per sè "pericoloso" - di responsabilizzare il committente circa la scelta dell'impresa a cui affidare i lavori, in modo da indurlo a non effettuare esclusivamente valutazioni di ordine economico ma, altresì, di verificare prioritariamente i requisiti di sicurezza e rispetto della normativa sulla sicurezza del lavoro offerti dall'appaltatore.
L'impatto sulle imprese delle nuove disposizioni sarà decisamente significativo e, per limitare il rischio di subire sanzioni del tipo di quelle indicate, lo strumento offerto dal D.Lvo n.231/01 è quello della adozione di adeguati modelli organizzativi, supportati da una attività di vigilanza in ordine alla loro effettiva osservanza.



